IN VISITA ALL'ORTO BOTANICO

La seconda visita all'Orto Botanico di Napoli ha avuto lo scopo, attraverso un percorso guidato all'aperto, di affrontare alcuni temi di Botanica ed Ecologia.

La lezione ha avuto inizio con l'introduzione della figura di Domenico Cirillo il cui busto è collocato al centro dell'Orto Botanico in prossimità dell'area della Macchia Mediterranea.

Questo ecosistema che per la gran parte è presente in Italia e nel Mediterraneo è stato il primo ad essere illustrato agli allievi. Lo scopo è stato quello di illustrare l'adattamento delle piante al clima mediterraneo, caratterizzato da aridità estiva ed inverni miti ma piovosi. Ciò ha permesso di chiarire le differenze tra i differenti tipi di fotosintesi (C3, C4 e CAM) utilizzati dalle piante in funzione della disponibilità idrica. Inoltre la macchia mediterranea ha rappresentato lo spunto per parlare degli incendi boschivi, del fenomeno di resprouting, del concetto di successione ecologica, dei flussi di anididre carbonica.

Altresì si è messo in evidenza come gli incendi di natura dolosa e colposa, agiscano in modo diverso dagli incendi naturali e sporadici, e siano causa dei fenomeni di erosione dei versanti e delle coste su gran parte del territorio italiano.

Dall'ambiente di macchia, l'attenzione è stata portata verso gli ambienti del deserto, di spiaggia e di roccaglia, dove è possibile osservare adattamenti ancora più spinti all'aridità ed alla tolleranza di alte concentrazioni saline. Il fenomeno della desertificazione incipiente è stato illustrato attraverso la collezione di piante xerofite di ambiente italiano; così come si è mostrato l'importanza delle piante nel determinare il clima di una regione; a tale scopo sono stati mostrati alcune esemplari di pini endemici delle canarie e responsabili delle risorse idriche delle isole.

Durante il percorso, sono state illustrate le piante insettivore, oggetto delle osservazioni al microscopio, in una precedente lezione; le piante epifite e particolari adattamenti di piante note come 'strangolatrici'.

Si è quindi giunti all'area delle serre dell'Orto Botanico. Dopo un'introduzione alla storia delle serre dell'Orto Botanico di Napoli ed alle modalità di funzionamento di queste, gli allievi sono stati condotti nella serra Tropicale dedicata alle foreste tropicali pluviali e mangrovieti del Messico. In tale ambiente, sono stati discussi gli ecosistemi ritenuti 'esotici' per le nostre regioni. Ciò ha permesso di evidenziare  la  concatenzazione ed interdipendenza degli ecosistemi sottolineando l'importanza di una conservazione dell'ambiente a scala globale per l'interesse del genere umano e della biodiversità del pianeta. Ad esempio è stato spiegato come dagli ecosistemi di foreste di mangrovie dipendano gli ecosistemi di barriera corallina e le risorse ittiche degli oceani a scala globale. 

Attraverso le specie coltivate in serra, gli studenti hanno scoperto essenze pregiate come Vaniglia, Caffè e Cacao. Sono state illustrate le parti delle piante da cui si ricavano le spezie e le implicazioni storiche di sfruttamento delle popolazioni per la coltivazione di tali piante in epoca coloniale.

La serra tropicale ha permesso di osservare alcune piante osservate al microscopio come si presentano in natura, e quindi di comprendere alcune delle caratteristiche microscopiche di tali piante in relazione alle nicchie ecologiche di tali specie.

Il percoso si è infine concluso nell'area della Sezione Sperimentale delle Piante Officinali, dove sono state mostrate le collezioni di piante utilizzate dall'uomo; in particolare l'area delle piante citate nella Bibbia, le piante da cui si estraggono importanti bevande, le piante cerealicole, tra queste, in particolare quelle del genere Triticum.  La differenza dei grani a matrice farisona o vetrosa di tali cereali è infatti alla base della produzione  di farine destinate rispettivamente alla produzione di pane o di pasta (due alimenti base dell'alimentazione umana e della dieta mediterranea). Infine è stato mostrato l'agrumeto dell'Orto Botanico; tale area ha permesso di llustrare le antiche rotte commerciali responsabili dell'arrivo delle diverse specie di agrumi in Europa e le caratteristiche salienti di alcune specie note o poco note in ambiente mediterraneo.